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Impressioni di impressioni

Carne e ossa [Kathy Reichs]

Una scia di cadaveri, una sequenza di ritrovamenti assolutamente affascinanti dal punto di vista antropologico, con dettagli che li riconducono ad un unico modus operandi dell'assassino. Kathy Reichs ci conduce attraverso una indagine fatta di macabre scoperte, ma anche di dettagli scientifici precisi, costruita attraverso l'esperienza di una vera antropologa forense, con un una buona dose di suspence e di thriller.

L'indagine principale si intreccia con altre storie secondarie, rivelando anche aspetti più umani e intimistici di Tempe Brennan, la protagonista che da un lato insegue la sua pista tenacemente, e dall'altra rivela aspetti umani e vicende personali che contribuiscono ad umanizzarla, ma anche a contestualizzarla nello stereotipo della donna lavoratrice, divorziata, alle prese con la gestione di una famiglia allargata e con i difficili rapporti tra le persone che la compongono, ma anche alle prese con il dolore e la morte che si affacciano nella sua vita attraverso le sofferenza di un'amica malata.

Una protagonista ritagliata in modo troppo perfetto nel ruolo di un politically correct portato ad estremi imbarazzanti, insieme ad un buonismo universale che tende a farne l'eroina delle donne di mezza età incarnandone molte delle aspirazioni e dei sogni più ingenui.

Ciononostante, la storia tiene, l'accuratezza dei dettagli rende il racconto abbastanza credibile e sufficientemente avvincente, creando la giusta suspence fino alla rivelazione finale, come ci si aspetta in una trama di questo genere. Da leggere per ritrovare, all'interno di una storia piacevolmente romanzata, interessanti dettagli sulle indagini di anatomopatologia e antropologia forense, che indubbiamente portano con sé, oltre all'appeal scientifico, un innegabile fascino del macabro.