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Impressioni di impressioni

L'uomo leopardo [Kaoru Kurimoto]

Il primo volume di una saga fantasy che ha molti punti in comune con quella di Tolkien, pur senza riuscire ad eguagliarne le ampiezze, il respiro e la meravigiosa e dettagliata vastità immaginifica, ma che tuttavia riesce a trasportare il lettore tra le avventure, i luoghi e i personaggi - tra l'epico, il gotico e il magico - tipici di questo genere di letteratura.

Tutto inizia con il risveglio di Guin, potente guerriero dal volto trasformato in una maschera feroce di animale, un risveglio colmo di oblio e di mistero per il suo passato, dal quale traspare solo il proprio nome e qualche dettaglio annebbiato, introducendo una doppia direzione della scoperta nello svolgersi del romanzo: l'avventura verso gli eventi futuri, e quella verso il passato dell'eroe, che rimane sempre avvolto in un'ombra attraversata da impercettibili segni di luce.

Il Guerriero è destinato ad incontrare due figure antitetiche: le Perle di Parros, due giovani gemelli in fuga dalla distruzione del loro Regno, esseri fragili e diafani, accostati con tipica sensibilità giapponese alla rude e possente massa dell'Uomo Leopardo: la purezza, l'innocenza, la nobiltà e la perfezione da un lato; la potenza, la forza, la ferocia e il coraggio dall'altra.

Insieme, i tre personaggi attraversano terre colme di magia e di mistero, tra esseri terribili nascosti nelle ombre, inseguiti dalla collera del Conte Nero di Monagul, il crudele e orribile personaggio, incarnazione stessa del Male che lo consuma, il cui solo tocco porta con sé la morte. Guin e i gemelli di Parros si troveranno infine a dover fronteggiare l'oscuro mistero del Conte Nero, e a svelare il vero volto del Male che si annida in lui come un morbo, scoprendo che il vero Male risiede molto più nella paura di chi guarda l'abisso che nell'abisso stesso.

Un racconto favolistico ricco di spunti mistici e immaginifici, che sa condurre il lettore in un altro mondo, che poi è il mondo dei sogni e degli incubi dell'inconscio, con le paure, le ombre, i desideri avventurosi, le emozioni, i mostri, le battaglie che si agitano nel profondo di ognuno di noi. Troppo simile - nel genere e nei dettagli - ad un ricalco superficiale dell'universo tolkeniano, ma comunque dotato di alcuni elementi di autentica e caratteristica originalità.

Da leggere per farsi rapire dal desiderio di esplorare le terre misteriose e affascinanti, in un viaggio che ci porta ad incontrare le personificazioni fantastiche degli elementi più colmi di pathos e di hybris del nostro inconscio.