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Impressioni di impressioni

Angeli e demoni [Dan Brown]

Prendete una guida turistica di Roma, qualche infarinatura di storia dell'arte, qualche nome pescato a caso nella storia della letteratura ermetica, personaggi da fumetto e ambientazioni a metà tra Disneyland e Las Vegas, aggiungete una visione quanto mai superficiale e periferica della fisica e della cultura cristiana, e delle interazioni tra scienza e religione, mescolate in uno shaker avventuroso vagamente fleminghiano, versate in un calice di fantastoria paranoica saturata di complotti esoterici, e servite ad un pubblico di cultura superficiale, come le meraviglie di un vaudeville davanti alle bocche spalancate dei contadini.

Ecco la ricetta di questa fantasiosa accozzaglia di assurdità storiche, artistiche, politiche, religiose, letterarie, in cui le guardie svizzere sono spietati marines, il CERN di Ginevra un bunker segreto di una improbabile massoneria scientifica, ogni curiosità artistica la traccia di oscuri misteri in attesa di essere rivelati. Il trucco per avvincere il lettore è banale: convincerlo che ciò che è sotto gli occhi di tutti nasconda meravigliosi misteri appena sotto la superficie. Peccato che le presunte rivelazioni siano ovvietà o mere invenzioni, e che solo a chi ha vissuto nel deserto possa sfuggire che Roma sia un incredibile scrigno di opere d'arte, e che tali opere abbiano numerosi e complessi significati.

Scopriamo quindi che praticamente chiunque nella storia è stato un massone, e che ci sono segni ovunque di questa oscura dominazione, solo che - chissà perché - nessuno ci ha mai fatto caso prima del geniale eroe pseudo-Indiana-Jones con il suo intelletto e la sua cultura sovrumani. Difficile trovare qualcosa di originale in questa trama: i personaggi sono stereotipi dell'immaginario collettivo, sempre eccessivamente stigmatizzati nei loro ruoli, i luoghi sono arcinoti, la trama è la classica escalation verso un punto culminante, con l'altrettanto prevedibile colpo di scena.

Ben lontano dal divertissement in chiave storico-avventurosa, che almeno regalerebbe qualche utile spunto al lettore per ulteriori approfondimenti, il testo conduce invece verso la direzione opposta, verso episodi e cospirazioni storiche inesistenti, simbologie più che azzardate, imprecisioni e svarioni, forzature e affermazioni prive di qualsiasi fondamento, ingannando chi non sa, confondendo chi sa poco, e infastidendo chi sa.

Da leggere per capire quanto poco si possa capire, e tanto si possa scrivere, intorno ad un argomento.